Eleanor Coppola – Appunti dietro la cinepresa di Apocalypse Now

apo-1.jpgapo-2.jpgapo-3.jpgapocalypse now (1979)

Baler, 4 marzo 

Era la prima volta che vedevamo dei bufali d’acqua, delle piantagioni di riso e delle capanne di nipa. Attraversato il ponte ai limiti del villaggio, siamo entrati nella foresta vergine. Sofia ha detto: ” Sembra proprio la crociera nella giungla che c’è a Disneyland”. Siccome la strada finiva sulla costa, abbiamo continuato con la jeep lungo la spiaggia, da un lato c’era l’oceano dall’altro la giungla. Siamo arrivati a una laguna vicina alla foce del fiume e siamo saliti su una bonca che ci ha portati fino al luogo nel quale sarebbe sorto il Villaggio 2.

La squadra di Dean aveva ripulito la giungla, aveva portato dei tronchi lungo il fiume per costruire un ponte, aveva insegnato agli operai indigeni a preparare i mattoni di cotto, s’era procurata delle canne di bambù dalla zona vicina, aveva costruito case, preparato gli impianti idrici, seminato verdure: insomma aveva creato di sana pianta un vero villaggio vietnamita. I malati grufolavano per le strade, i polli razzolavano per le case, ceste di riso asciugavano sulla piazza del paese, le tendine svolazzavano alle finestre, le pentole erano tutte radunate in ordine pronte per il prossimo pasto. Potevo sentire il soffio del vento tra le palme, ma ogni altro rumore era come svanito. Non c’era gente.

Eleanor Coppola- appunti dietro la cinepresa

Apocalypse now, Edizioni il Formichiere

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